mercoledì 2 aprile 2008

l'agnello e il leoncello pascoleranno nel praticello


Semplicemente una mini sturiellet alla PAZ.
Il giorno di Pasqua il mio caro zio siciliano è giunto a casa nostra con una delle tante gioie per il palato che la trinacria sforna in occasione delle solennità eucaristiche: l'agnello di marzapane. Più precisamente lu caru ziu ha fatto un agnello grande e tre agnellini piccoli (i tre fratelllini quali noi siamo).
Un capolavoro della cucina che è stato un peccato azzannare, ma oltre l'occhio anche il palato vuole la sua parte. Così del grande agnello nulla è rimasto, e solo i piccoli agnellini si sono salvati per qualche giorno. Il mio è l'ultimo ad essere ancora "vivo", ma conscio del fatto che qualcuno avrebbe potuto appropriarsene indebitamente (ma tutti qui sanno che se uno ci prova è neglio che io sia su un altro continente...) ho scritto un biglietin con la prece di non mangiarlo.
la velata minaccia in forma di preghiera

E... MIRACOLO! L'agnello parlò! O meglio, SCRISSE!
L'agnello di marzapane mi ha scritto due righe e mi ha ricordato che finora ha resistito, ma...
la risposta timorosa del buon agnello

"Non ti preoccupare agnello, ti salverò e giovedì troverai una destinazione sicura!"

Tutto è bene quel che finisce bene (disse il lupo di ritorno da Calvene)

1 commento:

Maverick ha detto...

l'agnel de marzapane me el saria papà volintera anca mi , i me pias da mati!
La Mavipera